Cos’è la bellezza?

Che cos’è la bellezza in una foto? Che cosa dice al nostro cervello che il volto di queste modelle ritratte nelle foto è bello? La simmetria? I colori forse? Il make-up? La post? Non lo so. Molti puristi della fotografia insistono che la postproduzione estrema sulle immagini “snaturi” ciò che viene ripreso, altri invece difendono il fatto che alcuni tipi di fotografie vadano “sistemate” per renderle più appetibili ad un vasto pubblico, eliminando quindi tutti quei piccoli difetti che fanno parte della natura umana di un volto. Io credo che entrambe le scelte siano valide, sono solo punti di vista diversi e rappresentazioni diverse di una stessa realtà. La fotografia è varia, così come lo è la natura umana.

Ah, queste bellissime e postprodotte foto sono della fotografa di moda cinese Chen Man.

Visita il sito di Chen Man.

Skyscapes

In una calda sera d’estate, è bello sedersi, rilassarsi e ammirare la bellezza di un tramonto colorato. La fotografa Carolyn Marks Blackwood ha un occhio attento per la ripresa degli elementi naturali come le nuvole o lo scioglimento del ghiaccio sul fiume Hudson ed è in grado di  trasformarli in momenti spettacolari della fotografia astratta.

Visita il sito di Carolyn Marks Blackwood.

La prima volta in fotografia

La striscia di Wakhan si trova nell’angolo nord-est dell’Afghanistan, è una regione poco battuta dagli stranieri. I Fotografi francesi Fabrice Nadjari e Cedric Houin (aka Varial) hanno deciso di andare in quella zona remota. Essendo una fetta di mondo così raramente visitata, la serie di foto realizzata dal duo, dal titolo Wakhan, un altro Afghanistan è incredibilmente affascinante. L’area rurale, popolata da circa 12.000 abitanti sulle sue 140 miglia, è una striscia di terra, delimitata da Tagikistan, Pakistan e Cina, ed è una miscela eclettica di influenze culturali. I due fotografi hanno scattato delle polaroid agli abitanti di un villaggio, molti dei quali non si erano mai visti in una fotografia.

Visita il sito Wakhan, another Afghanistan.

Ritorno alle origini

Il fotografo Dave Hill unisce due cose che adoro: la musica e la fotografia. Le sue foto in bianco e nero di artisti famosi e contemporanei nel settore dello spettacolo è veramente impressionante. Per tornare a quel tipo di fotografia e stato necessario riprendere in mano una pellicola in bianco e nero. Hill cattura l’essenza di vari artisti e gruppi musicali in questi ritratti ad alto contrasto, su 35mm e medio formato. Forse è davvero ora di abbandonare il computer e tornare alle origini.

Visita il sito di Dave Hill.

Film Noir con stile

Film noir è un termine che caratterizza un certo periodo cinematografico tra gli anni ’40 e ’60. In questo periodo il cinema riflette il pessimismo e gli atteggiamenti cinici della società americana durante la seconda guerra mondiale e primi anni della Guerra Fredda. Come regola generale è stato un periodo di film polizieschi e drammatici a Hollywood, in ogni pellicola c’era sempre un complotto criminale, l’atmosfera cupa del fatalismo cinico e il pessimismo, l’eliminazione del confine tra un eroe e antieroe, il realismo dell’azione e uno stile dark e contrastato nell’illuminazione della scena, spesso notturna . In tempi più recenti il film noir è incarnato nei film di vari registi noti ed è una moda cinematografica che periodicamente risorge. Ispirato dall’atmosfera misteriosa dei film noir, rebloggo una collezione di ritratti stile Film Noir, cliccando su ogni foto si risale al suo autore.

Mysterious stranger by_Matt Frederick in Film Noir: 30 Impressive Portraits Continue reading

La poesia della strada

Oggi ho trovato un interessante street photographer, il tedesco Jürgen Bürgin tedesco, classe 1971. Le sue foto, semplici e per nulla pretenziose hanno qualcosa che non riesco a definire con precisione ma che in un certo qual modo trovo “poetiche”. Piccoli momenti, rubati alle persone incontrate sul suo cammino nei quali è possibile ritrovare se stessi nella vita di tutti i giorni.

Visita il sito di Jürgen Bürgin.

Immagini sovrapposte

La serie di opere che l’artista coreano Lee Ho Ryon ha intitolato Overlapping Images (immagini sovrapposte) usa la tecnica della doppia esposizione che viene in genere utilizzata in fotografia. La cosa straordinaria di questo lavoro è che le immagini sono in effetti dei dipinti a olio. La realistica interpretazione delle donne discinte in queste opere impiega un metodo di stratificazione delle immagini. C’è un senso di movimento simulato, come se fossimo in grado di vedere diversi momenti nel tempo in una sola volta. In molti dei suoi lavori Lee rappresenta forme femminili senza testa o senza volto, quasi una rappresentazione dello sguardo maschile. C’è qualcosa di voyeuristico, che allo stesso tempo celebra la bellezza del corpo femminile.

Visita Lee Ho Ryon su Galerie Bhak.

Altro che cammello !

Dopo aver visto i micro mondi di Slinkachu e le micro opere di Thomas Wrede pensavo che nulla potesse più stupirmi. Avrete bisogno di una lente d’ingrandimento o di una vista da supereroi per vedere queste piccole opere d’arte dello scultore Willard Wigan. Tutte le sue sculture vengono visualizzate sulla testa di uno spillo, la punta di un ciglio o un granello di sabbia. Wigan usa materiali come stuzzicadenti, cristalli di zucchero e cereali di riso per scolpire e dipingere le sue sculture e la più piccola scultura può essere misurata in centesimi di millimetro.
Wigan è completamente autodidatta. “A cinque anni,” dice Wigan, “ho iniziato a fare case per le formiche perché, ho pensato, serviva loro un posto dove vivere. Poi ho fatto per loro scarpe e cappelli. E’ così che la mia carriera di micro-scultore è cominciata.”

Visita il sito di Willard Wigan.

Dai anche un occhiata ai micro mondi di Slinkachu e alle micro opere di Thomas Wrede.

Cosa è veramente successo quel giorno?

La prossima settimana ricorrerà il 100° anniversario della tragedia del Titanic. In concomitanza con l’evento storico, National Geographic Magazine sta per presentare, nell’edizione aprile 2012, nuove fotografie che offrono una maggiore comprensione di ciò che accadde in quel giorno fatidico, il 15 aprile 1912. A differenza delle precedenti immagini sfocate e scure delle sezioni della nave, le ultime fotografie sono assolutamente chiare e rivelatrici della portata della tragedia. Il progetto, multimilionario, ha permesso di inviare tre robot verso il Titanic, questi hanno esplrato in tutta la sua lunghezza il relitto, catturando migliaia di immagini con macchine fotografiche e dispositivi ottici sonar. In totale, l’area coperta misura quindici miglia quadrate.

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La distanza sensuale

Horst nacque a Weissenfels in Germania nel 1906. Lavorò come assistente di architettonica a Le Corbusier di Parigi, quì incontrò George Hoyningen-Huene, fotografo di Vogue e il famoso fotografo Cecil Beaton. Nel 1931 si iniziò a lavorare lui stesso come fotografo per Vogue. Le sue fotografie raggiunsero presto uno stile personale caratterizzato da  splendidi effetti di luce e le pose sensuali delle modelle. Ha trascorso molto del suo tempo a New York e Parigi, fotografando celebrità come Salvador Dalì, Marlene Dietrich, Warhol, e Coco Chanel. Horst rispecchia uno stile fotografico diffuso a quei tempi, pur mantenendosene distante.

Visita il sito di Horst.