Gli origami fotografici di Fan Ho

Fan Ho è nato a Shanghai nel 1937, ma emigrato con la famiglia a Hong Kong in tenera età. Ho cominciato a fotografare in età molto giovane con una macchina fotografica Rolleiflex suo padre gli ha dato. In gran parte autodidatta, le sue foto mostrano vita urbana, vicoli, quartieri degradati esplorati, mercati e strade, raffiguranti i venditori ambulanti e dei bambini solo pochi anni più giovane di lui. Ha iniziato sviluppando le sue immagini nella vasca da bagno di famiglia e presto il suo lavoro ha cominciato a prendere forma, raccontando la cronaca di Hong Kong negli anni ’50 e ’60, come si stava trasformando un grande centro metropolitano.

Qui sotto quattro chiacchere con Fan Ho:

Ritorno al futuro

1982

Nel 1982, cinque amici diciannovenni – John Wardlaw, Mark Rumer, Dallas Burney, John Molony, e John Dickson – sono andati in vacanza a Copco Lake in California e hanno  scattato una foto di gruppo (vedi sopra). Da allora, hanno fatto la stessa vacanza ogni 5 anni, nella la stessa cabina, seduti sulla stessa panchina e scattando la stessa foto (con pose identiche). Ora quei ragazzi hanno 48 anni e la tradizione resiste.

1987 Continue reading

Le strade di Fred Herzog

Fred Herzog è un fotografo tedesco noto principalmente per le sue foto di strada di Vancouver, in Canada. Ha lavorato professionalmente come fotografo medico. E’ cresciuto a Stoccarda, ma è stato evacuato dalla città durante il bombardamento aereo della Seconda Guerra Mondiale. Dopo che i suoi genitori sono morti, durante la guerra (di tifo e  cancro), ha abbandonato la scuola e ha trovato lavoro come marinaio sulle navi.
Il suo lavoro si concentra principalmente sull’ordinario, la gente, la classe operaia e le loro connessioni con la città intorno a loro. Ha lavorato principalmente con pellicola per diapositive (per lo più Kodachrome), ciò ha limitato la sua capacità di esporre e lo ha anche emarginato un po’ come artista, negli anni 1950 e ’60, quando la maggior parte dei lavori esposti era in bianco e nero. Tuttavia, egli è stato sempre più riconosciuto negli ultimi decenni. Il suo lavoro è apparso in numerosi libri e gallerie, tra cui la Galleria d’Arte di Vancouver.

ritratto di Fred Herzog

Due brevi documenti filmati su Herzog: Continue reading

L’anima del commercio

Una stupenda raccolta di immagini pubblicitarie che difficilemte vedremmo ai giorni nostri.

I 30 fotografi da tenere d’occhio

Jenn Ackerman

Photo District News (la bibbia per la fotografia professionale) ha selezionato i seguenti fotografi come 2012 New & Emerging Photographers to watch. Un interessante mix di generi viene rappresentato per il 2012. Date un’occhiata a un’immagine di ogni fotografo selezionato quest’anno. Potete vedere tutte le loro immagini qui.

Mustafah Abdulaziz

Kyle Alexander Continue reading

A scuola di moda – I fratelli Seeberger

La fotografia di moda moderna è nata quando tre fratelli, fotografi parigini di cartoline, hanno puntato i loro obiettivi al livello più alto della società francese nel XX secolo. Non appena ritratti estemporanei di donne belle, vestite all’ultima moda, alle corse dei cavalli, nei resort e nei caffè, cominciarono ad apparire sulle riviste, stilisti come Chanel, Hermes, e Madeleine Vionnet si precipitarono dai fratelli Seeberger per far fotografare i loro modelli. Un’epoca di glamour di altri tempi. Le immagini qui sotto illuminano gli inizi di ciò che oggi si chiama fotografia di moda di strada. I fratelli Seeberger si sono guadagnati il loro posto nella storia non solo per il loro notevole talento fotografico, ma per il loro ruolo nell’evoluzione di stili, atteggiamenti e influenze culturali del loro tempo. Il loro impatto sulla moda è stato considerevole e gli archivi del loro lavoro continuano a influenzare la moda di oggi.

Il ritratto alla russa

I fotografi russi stanno emergendo, anzi sono già emersi da un pezzo, ci sono talenti che portano qualche volta innovazione e qualche volta una visione più classica della fotografia. Un curioso approccio al ritratto, oggi, ce lo mostra la fotografa Katerina Plotnikova. Bella postproduzione, belle modelle, fantasiose location.

Visita la pagina vk.com di Katerina Plotnikova.

A scuola di composizione

Non rebloggo spesso articoli altrui così come li trovo, al massimo li linko o li rielaboro (ma come parlo?). Questo articolo che vi giro oggi, però, va assolutamente letto da chi vuole imparare a fotografare, o meglio a comporre un inquadratura che valga la pena. Ienete conto che è pur sempre un interpretazione e come tale non va preso tutto per oro colato, nonostante ciò sono presenti delle indicazioni che secondo me racchiudono una saggezza fotografica interessante. Ah, l’articolo è in inglese, se proprio non ve la sentite potete tentare di usare Google Translate.

Henri Cartier-Bresson di Adam Marelli

Great Compositions

— For Craig Semetko

Henri Cartier-Bresson started in

photography like many of us.

He took cute pictures of his

friends and surroundings, until

he decided to make a change.

“It was time to get serious.”

Over the next five decades, he

combined his curiosity for culture

with his artistic background to

create one of the most influential

bodies of work in the twentieth

century.

“The pleasantest of all diversions is to sit alone

under the lamp, a book spread out before you,

and to make friends with people of a distant

past you have never known.”

— The Tsurezuregusa of Kenko

(ESSAYS in IDLENESS)

Understanding Henri

“Do you see it?”  This question is a photographic mantra.  Myron Barnstone, my mentor, repeats this question every day with the hopes that we do “see it.”  This obvious question reminds me that even though I have seen Cartier-Bresson’s prints and read his books, there are major parts of his work which remain hidden from public view.  Beneath the surface of perfectly timed snap shots is a design sensibility that is rarely challenged by contemporary photographers.

Photography is a Verb

Why is Henri Cartier-Bresson such a good photographer?  In order to answer this question, we need to understand what his pictures are doing.  If you ever hear someone say “I like the work of Cartier-Bresson…. because its ____________.”

JAPAN. Tokyo. A farewell service for the late actor Danjuro held on November 13th 1965 at the Aoyama Funeral Hall (according to Shinto rites). 1965. © Henri Cartier-Bresson

This piece could be titled “The Rotation of a box in Space.” Cartier-Bresson is really flexing his design muscles in this masterpiece. The design is focused on taking a solid form and rotating it 360 degrees in one frame. Continue reading

Il glamour di Ellen von Unwerth

Ellen von Unwerth, nata nel 1954 a Francoforte, è una fotografa e regista, specializzata in femminilità erotica. Ha lavorato come modella per dieci anni prima di passare dietro la macchina da presa, e ora fa moda, editoria, pubblicità e fotografie.
Ellen von Unwerth è diventata famosa dopo aver fotografato Claudia Schiffer. Il suo lavoro è stato pubblicato in importanti riviste di moda. Nel 1998 e nel 2005 è stata indicata come una delle persone più importanti della Fotografia di American Photo Magazine. Ha prodotto immagini per numerose campagne pubblicitarie per i più grandi marchi del settore.
Accanto al lavoro di maestri come Lartigue e Avedon e un certo numero di fotografi di reportage, Von Unwerth cita Helmut Newton come ispirazione sul suo lavoro.

Occhio per occhio

Oggi rimaniamo in tema con questi primi piani di occhi umani – dal titolo “Your beautiful eyes” del fotografo armeno Suren Manvelyan. Nato nel 1976, Suren ha iniziato a fotografare quando aveva sedici anni ed è diventato un fotografo professionista nel 2006. I suoi interessi spaziano dalla fotografia macro ai ritratti, progetti fotografici creativi, paesaggio e molto altro ancora. Le foto di Suren sono state pubblicate in numerose riviste e giornali in Armenia e nel mondo.

E se vi sono piaciute queste immagini non perdetevi quelle, già pubblicate, di Marc Quinn.

Visita il sito di Suren Manvelyan.